Il carpfishing è la tecnica di pesca necessaria per catturare il pesce carpa, una delle prede ittiche più ambite e apprezzate dagli amanti di ami e lenze. Le attrezzature necessarie si sono diffuse dal Regno Unito pian piano anche in Italia, facendo sì che oggi la pesca sportiva di questo pesce sia molto praticata anche nel Bel Paese. L’obiettivo primario del carpfishing non è l’uccisione della carpa, bensì il suo rilascio una volta che il pesce è stato catturato, cercando di non arrecare danni all’animale. Ecco qualche utile consiglio per quanti vogliono dilettarsi nella cattura di questo pesce di acqua dolce e alcuni trucchi che possono avvicinare i più curiosi a tale pratica.

La carpa: le diverse varietà di questo pesce

Nei fiumi si possono trovare differenti tipi di pesce carpa, con caratteristiche fisiche e morfologiche che consentono di distinguerli. La carpa più grande è quella cosiddetta a specchio, con squame rade e irregolari piuttosto grosse, diffuse sul suo corpo tozzo e rotondo. Questa forma piena costituisce un secondo elemento di differenza tra la carpa comune e quella a specchio, mentre il colore risulta piuttosto simile tra le due specie, con tonalità che vanno dal grigio fino al marrone chiaro. La carpa a specchio è leggermente più pesante rispetto a quella comune e sono stati catturati esemplari pesanti quasi 40 kg. Un’altra varietà è costituita dalla cosiddetta carpa cuoio, che a differenza di quella comune o di quella a specchio è completamente priva di squame. Perfettamente adattabile a qualunque tipo di ambiente acquatico, questo pesce carpa è piuttosto potente e può crescere molto, arrivando a superare i 20 kg di peso. Per questi motivi, scegliere l’attrezzatura migliore per la pesca di una di queste tre prede ittiche, tra le più celebri di fiumi e corsi d’acqua dolce, diventa decisamente importante.

L’attrezzatura e i trucchi da usare nel carpfishing

Il carpfishing, la tecnica utilizzata per catturare il pesce carpa, necessita ovviamente di una buona canna da pesca. Solitamente le più utilizzate sono da 12 pollici (3,6 metri) e consentono una buona versatilità di utilizzo, mentre quelle da 13 pollici (3,9 metri) risultano più adatte al lancio e ai pescatori che superano un metro e ottanta di altezza. Quanti decidono di intraprendere il carpfishing devono avere con loro anche un guadino, con maglie piuttosto larghe che consentiranno di evitare danni alle squame o al corpo della carpa. Non deve mai mancare neppure il materassino da slamatura o salva carpa, un accessorio con telo in PVC nel quale la carpa va riposta e bagnata continuamente. Una volta che l’amo incastrato nella bocca dell’animale viene tolto non rimane altro da fare che liberare nuovamente in acqua il pesce carpa, non prima però di averlo immortalato in una bella foto. Le battute sono assai più lunghe rispetto ad altre modalità di pesca sportiva, motivo per cui è bene che ogni pescatore abbia con sè anche una tenda. Il campeggio costituisce pertanto una parte fondamentale del carpfishing, con articoli studiati per arrecare il minimo disturbo all’ambiente circostante.

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