Nella vita di qualsiasi persona, capitano dei momenti in cui, per far fronte a spese impellenti o togliersi qualche piccolo sfizio personale, è indispensabile ottenere un po’ di liquidità. In questi casi, il primo pensiero corre immediatamente al mondo del credito, che è in grado, mediante l’erogazione di un prestito, di poter fornire il denaro necessario per far fronte alle spese da sostenere. 

L’apertura di un finanziamento, tuttavia, implica il pagamento di un tasso d’interesse da dover riconoscere all’istituto erogante, oltre ad innumerevoli spese fisse che non fanno altro che aumentare il costo complessivo del prestito: spese di istruttoria, incasso rata, imposte e comunicazioni obbligatoria, rendono, talvolta, tutt’altro che conveniente la sottoscrizione di un prestito, specie se la richiesta è di importo non elevato

Prestito finanziario o vendita del proprio bene prezioso non più utilizzato? 

In quest’ultimo caso, esiste una valida alternativa che è in grado di ridurre, significativamente, questi oneri, oltre ad evitare il pagamento di interessi debitori sino all’estinzione definitiva del debito: il compro oro. La maggior parte delle persone dispone di un bene prezioso che utilizza poco o, addirittura, conserva in un cassetto, se non in alcuni casi in una cassaforte. 

Gioielli, quindi, che non vengono più utilizzati, talvolta neppure nelle ricorrenze più importanti. E che, potenzialmente, potrebbero trasformarsi in denaro contante, diventando il veicolo per il soddisfacimento delle proprie esigenze, il modo più celere, sicuro e trasparente per ottenere la liquidità necessaria. Gli esercenti compro oro, specie nella Capitale, sono numerosi, un aspetto che rappresenta, senza alcun dubbio, un grande vantaggio per i consumatori. 

La pluralità di offerta, infatti, consente di potersi rivolgere ad un numero plurimo di intermediari, comparando le offerte ricevute e scegliendo, in maniera consapevole, quella maggiormente adatta alle nostre esigenze. Il primo aspetto da valutare quando ci si affida ad un compro oro, è sicuramente la serietà, ovvero operare in base a quanto previsto dalla normativa vigente. 

Compro oro: cosa deve essere incluso in un preventivo 

Un aspetto di prioritaria importanza, in tal senso, lo riveste il preventivo. Qualsiasi valutazione del nostro bene prezioso, infatti, dev’essere accompagnata dall’emissione di questo documento, dove devono essere indicati tutti i dati essenziali del metallo: caratura, peso, descrizione e valutazione degli oggetti posti in vendita. 

Nel preventivo, inoltre, deve essere indicata la modalità di pagamento con la quale verrà liquidata la vendita del bene: in contanti, tramite bonifico bancario (in quel caso dovranno essere indicate le coordinate dove verrà effettuato l’accredito) o assegno. È opportuno porre l’accento anche sul limite dei contanti: ogni operazione regolata con questa opzione, non potrà mai superare €.499,99. 

Diversamente, è necessario che l’esercente regoli la compravendita con un’altra delle modalità sopracitate. Nel preventivo, inoltre, dovranno essere indicate la quotazione del metallo nel momento in cui viene stipulato il preventivo, la data e l’ora in cui viene emesso e l’informativa sulla privacy. 

Prima di recarsi ad un compro oro sito sul territorio romano, è sempre opportuno, pur non essendo “risolutivo”, ottenere dei feedback sulla bontà e serietà di quel specifico esercente. Opinioni che possono essere raccolte per il tramite della grande rete telematica oppure, come nel caso dei compro oro siti in quartieri ad alta densità abitativa, col più semplice, e talvolta efficace, “passaparola”. 

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