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Sintomi e cause

Stappare le orecchie può durare il tempo di un semplice gesto, ma talora il problema si presenta più complesso e ci trasciniamo per giorni con questo fastidio. Abbiamo la sensazione di galleggiare o di trovarci in fondo al mare, e siamo disturbati da ronzii e fruscii tipici dell’acufene. Qualche volta abbiamo mal di orecchio e prurito. Le cause sono molteplici: le più frequenti sono l’accumulo di cerume e l’acqua infiltrata in seguito a una nuotata o a un tuffo. Così come è diffusa l’otite che si presenta in concomitanza con le infezioni alle vie respiratorie alte. Potremmo ritrovarci con le orecchie tappate dopo una serata in discoteca o in seguito a un viaggio in aereo per via della brusca variazione di pressione (barotrauma).

Tappo di cerume

Come stappare le orecchie tappate dal cerume? In farmacia troverete soluzioni emollienti acquistabili senza prescrizione medica. In alternativa, potreste preparare una soluzione fai da te, unendo acqua tiepida a qualche goccia di acqua ossigenata o di olio minerale. Applicate le gocce nel condotto uditivo, lasciate agire e successivamente iniettate nell’orecchio dell’acqua tiepida servendovi di una siringa senz’ago (o una pipetta di gomma) e avendo cura di premere dolcemente lo stantuffo. L’operazione potrebbe essere facilitata posizionando l’orecchio interessato verso l’alto e distendendo il canale udititivo: con una mano tirerete l’orecchio verso l’esterno e con l’altra verserete la soluzione. Dopo un quarto d’ora lo posizionerete verso il basso per sfruttare la forza di gravità. Potreste dover ripetere l’operazione finché il tappo non vien fuori, per intero o a pezzi. Il problema peggiora solitamente in estate perché l’acqua di mare o di piscina ha l’effetto di aumentare il volume del tappo.

Tappo da raffreddore o catarro

Se avete orecchie tappate e conseguente udito ovattato in concomitanza con un forte raffredore, ma volete stappare le orecchie prima che passi lo stato influenzale, potreste ricorrere a uno dei seguenti metodi. Innanzitutto, potreste usare delle soluzioni saline (per via nasale o con l’ausilio dell’aerosol) che fluidifichino il muco. Stesso effetto potrebbero sortire le bevande calde, quindi via libera a brodo, camomilla e latte. Nella stessa direzione vanno i fumenti con oli essenziali dalle proprietà decongestionanti, balsamiche e antinfiammatorie: oli a base di menta peperita e arancio amaro, estratti di propoli o di sambuco. A ogni modo, fareste bene a evitare sbalzi di temperatura, in seguito ai quali aumenta la produzione di muco. O assumere fermenti lattici vivi e vitamina C per accrescere le difese immunitarie e conseguentemente ridurre l’accumulo di muco.

Stappare le trombe di Eustachio

Qualora voleste stappare le orecchie in seguito a un viaggio in aereo (o treno o auto) o a una sortita in montagna, potreste bere dell’acqua a piccoli e distanziati sorsi oppure sbadigliare o soffiarvi il naso delicatamente oppure, ancora, alternare profondi inspirazioni a brusche espirazioni a naso tappato. Infine, potreste ricorrere al vecchio metodo che consiste nel saltellare a testa piegata non prima di aver agitato l’orecchio. Se invece avete fatto i bagordi in discoteca e la pienezza auricolare è evidentemente causata da musica troppo alta, dovreste semplicemente riposare e cioè evitare di procurare ulteriore stress acustico.

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