La sesta stagione di Shameless si appresta ormai a sbarcare sui nostri schermi. La trasposizione statunitense della omonima serie britannica risalente al 2004 operata da John Wells e considerata all’unanimità superiore all’originale, è ormai diventata un appuntamento tradizionale per un largo numero di appassionati.

Una platea pronta a seguire ogni singola puntata della fiction incentrata sulle vicende di una famiglia di Chicago in cui la povertà si aggiunge alla confusione relazionale tra i suoi membri ingenerata dalla decisione della madre di abbandonarla non solo a causa di disturbi bipolari, ma anche del carattere insopportabile del capofamiglia.

Shameless rappresenta uno dei punti di forza di Showtime, il canale via cavo che la produce ormai dal 2011 e in Italia le varie puntate della fiction sono trasmesse da Mediaset, prima criptate su Premium e, dal 2013, anche in chiaro.

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Una famiglia problematica

Le vicende della famiglia Gallagher hanno come location il South Side, uno dei sobborghi popolari di Chicago. Il nucleo vede la presenza di un padre, Frank (William H. Macy), afflitto da dipendenza ad alcool e droghe, e di ben sei figli. Il più grande è Fiona (Emmy Rossum), che già dall’età di dodici anni ha dovuto in pratica sostituirsi alla madre Monica prendendosi cura dei fratelli Philip (Jeremy Allen White), Ian (Cameron Monaghan), Debbie (Emma Kenney), Carl (Ethan Cutkosky) e Liam (interpretato prima da Brennan Kane Johnson e poi da Blake Alexander Johnson).
Naturalmente un numero così elevato di persone e la ristrettezza di mezzi di sostentamento, unendosi alla clamorosa inettitudine del capofamiglia, rendono la situazione assolutamente caotica, ingenerando una confusione in grado di dare vita a vicende spesso farsesche.sesta stagione di Shameless

Come quella che spinge Frank a trasferirsi in casa della madre della ragazza di Philip, Sheila Jackson, una donna non meno problematica, considerato che vive percependo una pensione a causa di una agorafobia per effetto della quale non esce di casa ormai da anni.

Fiona e gli altri

Alla totale incapacità del capofamiglia fa però riscontro la grande energia con cui Fiona, la figlia più grande, si adopera al fine di sostituire entrambi i genitori. La ragazza, infatti, oltre a prendersi cura dei fratelli, è costretta a dividersi tra tre lavori a tempo parziale, in qualità di addetta alle pulizie, cassiera presso un esercizio commerciale e cameriera. Piena di dubbi sul suo futuro, cerca però di mostrarsi più forte di quanto non sia per assicurare un minimo di equilibrio ai cinque fratelli.

Tra i quali emerge Philip, detto anche Lip, un ragazzo che riesce ad eccellere negli studi, tanto da proporsi anche per gli esami dei suoi compagni, in modo da racimolare soldi preziosi per l’economia domestica.

Ian è invece un ragazzo che fa della determinazione la sua principale caratteristica. Presta il suo operato all’interno di un negozio di alimentari, oltre a frequentare l’accademia militare, senza naturalmente esternare la sua omosessualità, che vive con grande discrezione.

Non è però figlio di Frank, essendo il risultato di una relazione intrattenuta dalla madre con uno degli zii.
Molto diverso dai fratelli è invece Carl, il quale oltre al sadismo che mette in evidenza torturando gli animali, non esita a esibire comportamenti da bullo, soprattutto a scuola.
Deborah è a sua volta una ragazzina sveglia, che intende crescere in totale indipendenza, per cercare di trasformare in meglio la sua vita.
Infine Liam, il piccolo di casa, un afroamericano che rappresenta un vero mistero, essendo effettivamente figlio di Frank e Monica.

I punti di forza di Shameless

Shameless ha avuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico, essendo la serie di Showtime che ha collezionato i migliori risultati di ascolto al suo esordio nella storia dell’emittente. Un successo derivante soprattutto dal continuo scorrere di vicende curiose, che prefigurano un regime familiare assolutamente diverso da quello dei nuclei tradizionali. A fare premio è anche l’evidente simpatia di molti personaggi, tale da far dimenticarne le scelte spesso sbagliate che ne fanno un modello da non seguire assolutamente nella vita reale.

Tanto da far affermare a qualche critico che, in fondo, il vero segreto della serie sia proprio la sicura rivalutazione della propria famiglia, per quanto problematica, da parte degli spettatori nell’inevitabile confronto con i Gallagher.

Non va poi dimenticata la brillantezza dei dialoghi, e un umorismo spesso noir tale da generare divertimento anche quando il contesto è drammatico.

La settima edizione è già in cantiere

Va peraltro messo in rilievo come il crescente successo di Shameless abbia spinto Showtime a mettere in cantiere anche la settima edizione. A confermarlo con grande nettezza è stato Gary Levine, il responsabile della programmazione dell’emittente statunitense, durante il consueto meeting che all’inizio di ogni anno viene effettuato con la presenza dei giornalisti facenti parte della Television Critics Association.

In questa occasione Levine ha affermato che il dramedy è stato oggetto di un ulteriore rinnovo per il 2017, una notizia destinata a fare la gioia dei suoi sempre più numerosi sostenitori. In quella stagione, Shameless vedrà la produzione di ulteriori dodici episodi, a testimonianza della crescita costante di interesse da parte della platea televisiva, come dimostrano del resto i dati di ascolto domenicali. Risultati che ne hanno fatto uno dei prodotti di punta di un’emittente che pure può vantare altre frecce estremamente affilate nel suo arco, come Homeland, Episodes e Twin Peaks.

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